Chi legge questo blog (allora siete fighi) ricorderà che ho scritto di Google e la sua voglia di innovare e di sparare progetti ogni nanosecondo, come il “Tango project” Continua a leggere
Project Tango, Google e il suo nuovo progetto
Google mette in cantiere un progetto praticamente ogni 3,2 secondi, il che è bello. è un chiaro segno di voglia di innovare e anche di fare un mucchio di soldi.
Il progetto Tango è una sorta di smartphone che capisce la distanza dei muri e ostacoli intorno a chi lo utilizza, praticamente crea una mappa degli interni.
Sono stati prodotti ma non ancora distribuiti circa 200 prototipi che verranno consegnati il 14 marzo.
Tango Project potrebbe avere diversi utilizzi Continua a leggere
Flappy Bird rimosso perché crea dipendenza, Store chiusi ai cloni
Se conoscete anche voi il gioco incredibilmente popolare che si chiama “Flappy Bird” sappiate che non è più possibile scaricare l’app ne dal Play Store e neanche da iTunes, il perché? Continua a leggere
Foto e messaggi hot, parliamo di “Sexting”
Il 60% dei ragazzi ha ammesso di scambiare messaggi, foto e a volte video piccanti in rete.
Dietro a questa indagine c’è il movimento italiano dei genitori, ovvero il Moige in collaborazione con l’Università Lumsa, che a quanto pare Continua a leggere
Google “Chromebox for meetings” in USA per le videoconferenze
Chromebox for Meetings, il nuovo sistema di videoconferenza di Big G per aziende e privati.
Il “kit” prevede hardware da parte di ASUS (prossimamente anche di Dell e HP) eccetto la videocamera ad alta definizione che sarà fornita dalla Logitech e il microfono integrato da Jabra; sarà presente anche un telecomando per gestire le comunicazioni.
Possiamo entrare in comunicazione con un massimo di 15 partecipanti, ovviamente occorrerà un account Gmail Google+ attivo e così si potrà entrare in videoconferenza da qualsiasi dispositivo, quindi anche da PC, tablet e smartphone.
Pare che Google abbia testato affondo questo sistema all’interno dei suoi edifici e dovrebbe proporlo per 999$, prezzo compreso di supporto e assistenza per 12 mesi, dopo di che si dovrà versare un contributo annuo di 250$ per mantenere assistenza tecnica e aggiornamenti software.
Questo sistema vedrà presto la luce in USA inizialmente, in seguito anche in Canada, Australia, Giappone, Francia, Nuova Zelanda, Spagna e Regno Unito.
Ovviamente in Italia dovremo aspettare di più per vedere questo prodotto nei nostri scaffali.
Come tutto il resto d’altronde.
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